Previously on Una Vita Senza Google
Un detto dice che l’erba del vicino è sempre più verde, ma sono sicuro che nessuno di voi vedendo Bing abbia sentito nascere dentro di sé un desiderio incontrollabile di usarlo. Tutti noi usiamo da sempre Google e non abbiamo mai avuto altro motore di ricerca all’infuori di lui. Forse a qualcuno di voi sarà capitato di imbattersi in qualche alternativa, ma sono sicuro sia stato solo per un breve periodo o per errore. In quelle sporadiche ricerche vi è stato subito chiaro che qualcosa non andava. La sensazione di star facendo qualcosa di profondamente sbagliato vi ha pervaso e alla fine siete tornati sempre indietro. Non vi nascondo che quando è maturata in me l’idea di questo esperimento mi sembrava una follia. Non pensavo che fosse possibile, ma, mi sono, presto reso conto che non solo era fattibile, ma era anche molto più facile di ogni più rosea aspettativa. D’altronde le alternative al motore di ricerca di Google ci sono e funzionano bene, quello che spesso manca è la volontà di cambiare.
Come già vi ho detto in precedenza lo scopo di questa serie non è solo liberarsi da Google, ma anche acquisire un maggiore controllo e consapevolezza sui propri dati. Per questo motivo non era sufficiente trovare un nuovo motore di ricerca ma ce ne voleva uno disposto a tutelare anche la privacy dei propri utenti. Fortunatamente c’è qualcuno che corrisponde a questo identikit ed è DuckDuckGo.
I primi giorni sono stati più strani che difficili. Avevo continuamente la sensazione che la ricerca di DDG non fosse all’altezza di quella Google, così spesso mi capitava di ripetere la stessa ricerca su entrambi i motori di ricerca, ma i risultati erano pressoché identici, soprattutto nella top ten.
La prima volta in cui mi ha veramente sorpreso in positivo DDG è stato quando ho provato a cercare questo stesso sito. Quello che mi ha sorpreso non è tanto il ranking nell’indicizzazione, che lascia il tempo che trova, quanto la capacità di indicizzare perfettamente tutte le pagine del sito, nonostante quel briciolo di SEO è stato ottimizzato per Google.
Un’ altra caratteristica interessante è la presenza delle instant answer che come suggerisce il nome permettono di avere delle risposte immediate. Fin qui niente di nuovo, anzi quelli di Google, generalmente, sono leggermente più curate, ma queste di DDG sono particolarmente ottimizzate per i nerd. Per esempio cercando un comando della shell otterremo un mini manuale, oppure cercando un software avremo una finestra per accedere direttamente al codice sorgente su github. Inoltre se si cercano informazioni su un problema d’informatica ecco che avremo una scheda con la soluzione proposta degli utenti di stakoverflow. Ripeto, niente di eccezionale, ma per uno studente di ingegneria informatica sono chicche gustose. Un’ altra featues interessante sono i !bangs ovvero delle shortcuts che ci permettono di eseguire una ricerca su un sito specifico direttamente dal motore di ricerca. Per esempio sarà sufficiente digitare !a blue-ray narcos
per cercare la serie Netflix su amazon, mentre con !w narcos
verremo reindirizzati alla pagina wikipedia della serie. Di !bangs ce ne sono veramente tantissime e le potete trovare tutte al link, ma un’altra particolarmente interessante è !g
che permette di eseguire una ricerca su Google ma in maniera anonima; infatti non saremo noi a contattare i server di Google ma lo farà DDG per noi. Se qualcuno di voi sta pensando che si potrebbe usare Google tramite una !bangs per avere maggiore privacy senza dover cambiare motore di ricerca ha ragione, anzi ci sono dei servizi come startpages che hanno quest’unico scopo, ma io continuavo a preferire DDG.
L’unico punto in cui DDG è ancora molto indietro rispetto al gigante californiano è nella ricerca dei luoghi, infatti non potendo attingere all’immenso database di Google Maps i risultati saranno pochi e scarni d’informazioni. Per fortuna si può arginare il problema usando o la bangs !g
oppure !maps
che permette di eseguire direttamente la ricerca su maps. Si lo so è come barare, ma non è ancora arrivato il momento di eliminare Google maps.
In conclusione la mia esperienza con DuckDuckGo è stata totalmente positiva, tant’è che lo uso da più di un mese, mi trovo bene e non credo che tornerò indietro.